#Sapevatelo: 5 cose su… Kung Fu Panda

KUNG FU PANDA

1) Il film ebbe una gestazione piuttosto lunga. Uscito in America nell’estate del 2008, trova le radici e i primi abbozzi di nel 2004, con l’annuncio ufficiale dell’avvio della produzione nel 2005. La pellicola era stata inizialmente studiata come una sorta di parodia dei film sul Kung Fu, sulla scia dei lavori di Stephen Chow ed in particolare del suo Kung Fu Hustle (in Italia Kung Fusion). Poi il progetto cambiò, venne reso decisamente meno ridicolo e più “fedele” allo spirito cinese e del kung fu (il genere Wuxia).

2) Il film è prodotto dalla DreamWorks, e questo si sa. Quello che si sa decisamente meno è che la stessa DreamWorks, nel 1999, diede alla luce il videogioco per Playstation T’ai Fu: Wrath of the Tiger. Per cercare di farla breve, in questo videogioco, basato sulla disciplina del Xiangxingquan, si impersona il felino antropomorfo T’ai Fu, ultimo sopravvissuto del clan della tigre, che dovrà vedersela con clan rivali per imparare i loro stili e vendicarsi dello sterminatore della sua razza. Quello che ci interessa è che, oltre a quello della tigre, si possono incontrare i clan della Mantide, del Leopardo, del Serpente, della Gru e della Scimmia: ricorda qualcosa? Inoltre non va dimenticato il clan del Panda, il cui villaggio nel primo livello funge da tutorial, e quello del Drago, gli antagonisti, capeggiati dall’invincibile Maestro Dragone. Aggiungi che T’ai Fu si può potenziare attraverso l’utilizzo di pergamene ed è impossibile non notare le radici di Kung Fu Panda

3) Jack Black ha avuto un grande ruolo nella caratterizzazione di Po. Durante il doppiaggio l’atteggiamento “esuberante” di Black portava a sessioni in cui l’attore si ritrovava esausto per il grande movimento svolto nell’imitare idealmente le movenze della sua controparte, e gli animatori si basarono anche su questo per le movenze del panda, oltre a dargli i “rumori della fatica” dello stesso attore (respiri affannosi, lamenti e farfugliamenti vari). Rilevanti anche le scene di doppiaggio con Dustin Hoffman (il maestro Shifu), con i due “costretti” dalla produzione a lunghe sessioni in coppia e nello stesso studio, in modo tale da stimolare anche un po’ di antipatia e di conflitto tra i due.

4) La scena dove Po entra nel palazzo di Giada, colmo di storiche reliquie di grandi battaglie del passato, e reagisce con grande entusiasmo di fronte a quei cimeli, rompendone anche qualcuno, è basata su un episodio realmente vissuto da uno dei due registi del film, Mark Osborne. Questi ha ricostruito l’esperienza vissuta durante la sua prima visita allo Skywalker Ranch di George Lucas, dove sono custoditi numerosi oggetti di scena di Star Wars – Una nuova speranza (1977).

5) Uno dei personaggi più difficili da caratterizzare è stato senza dubbio Tai Lung. Gli sceneggiatori lo ritenevano sempre troppo simpatetico col pubblico per rappresentare pienamente il cattivo della storia, con il risultato che alla fine non si riusciva a renderlo realmente tale. Le contromosse, vincenti, furono quella di aggiungere la storyline di Tigre, sulla quale Shifu ha rivolto la frustrazione seguita al fallimento dell’allenamento di Tai Lung, e la spropositata rabbia di quest’ultimo in seguito al non essere ritenuto idoneo come Guerriero Dragone.